I pavimenti sopraelevati, detti anche “flottanti” o “galleggianti”, sono una soluzione innovativa che negli anni ha riscosso sempre più successo, grazie soprattutto ai molteplici vantaggi offerti a fronte di costi economici relativamente bassi.
Sono ampiamente utilizzati nelle strutture ad elevata concentrazione impiantistica (uffici commerciali, direzionali, tecnici), le quali devono soddisfare particolari requisiti funzionali e progettuali, e dove è presente una grande quantità di fili e cavi elettrici da proteggere e nascondere alla vista.
Nel tempo il loro uso si è esteso anche a spazi diversi, nonché a quelli esterni, grazie all’elaborazione di prodotti sempre più elaborati e performanti, in grado di coniugare la dimensione funzionale anche a quella estetica ed economica.
Nei pavimenti galleggianti il piano di calpestio è rialzato rispetto al massetto del solaio sottostante, tramite l’utilizzo di apposite strutture metalliche o plastiche. In tal modo viene a crearsi un’intercapedine in cui è alloggiato un vano tecnico, dove passano cavi e fili di connessione (elettrici, informatici, telefonici), oppure l’aria calda o fredda per il condizionamento (invernale ed estivo), come nei sistemi a pannelli radianti.
I pavimenti sopraelevati presenti oggi sul mercato non hanno nulla da invidiare a quelli tradizionali, anzi spesso sono una “scelta obbligata” per le maggiori prestazioni che offrono.
Inoltre sono estremamente versatili ed adattabili alle più diverse situazioni e contesti d’uso, minimizzando i disagi nel caso in cui si effettuino modifiche funzionali alla struttura in cui sono inseriti, per riorganizzare gli ambienti.
Il sistema “a secco” li rende più economici dei pavimenti tradizionali, in quanto richiedono poca manutenzione e non necessitano di importanti lavori alle opere murarie per essere predisposti o smantellati. La loro peculiare configurazione offre l’ulteriore vantaggio di semplificare e velocizzare gli interventi dei tecnici, nel caso in cui si presentino problemi ai sistemi di cablaggio sottostanti: consentono di intervenire sui singoli moduli problematici, e non per forza sull’intero pavimento, come richiedono i sistemi tradizionali.
Rispetto a questi, è nettamente superiore anche la performance energetica, in quanto i pavimenti sopraelevati migliorano il comfort abitativo mentre consentono di risparmiare energia, essendo una soluzione tecnologicamente avanzata.
Non ultimo, risultano belli da vedere: il design è diventato un asso nella manica per migliorarne la resa estetica, tanto che oggi sono disponibili in una grande varietà di finiture e soluzioni formali, per rispondere alle più diverse esigenze e trovare applicazione anche in ambienti di lusso.
I pavimenti sopraelevati sono polifunzionali perché: offrono elevate prestazioni, rispondendo in maniera efficace ed efficiente alle differenti esigenze (e problemi) di una struttura; proteggono e “nascondono” i sistemi impiantistici senza richiedere opere murarie importanti ed onerose; sono in grado di adattarsi anche alle nuove configurazioni che potrebbero derivare nella riorganizazione degli spazi della struttura, senza intaccare la performance, né la fruibilità degli spazi.
I pavimenti sopraelevati, non solo si adattano a molteplici contesti e situazioni d’uso, ma oggi possono essere pensati come dei veri protagonisti dello spazio architettonico, in quanto contribuiscono a definirlo, o addirittura a ridisegnarlo ex novo, grazie alla ricercatezza delle soluzioni formali. In certi casi, sono delle piccole opere d’arte, più che meri piani di calpestio.
L’ampia scelta tra le tante finiture, soluzioni formali e modulari, presenti sul mercato, li rende estremamente versatili e a prova dei clienti più esigenti.
I pavimenti sopraelevati semplificano la vita. Sono in massima parte dei sistemi “a secco”, e in quanto tali, facili e veloci da assemblare, sostituire e smantellare. Questo aspetto risulta ancora più importante, perché consente anche una notevole riduzione dei costi rispetto ai sistemi tradizionali.
I pavimenti sopraelevati richiedono poco tempo ed il minimo sforzo, per essere predisposti e mantenuti nel tempo come nuovi. Non serve modificare le opere murarie, velocizzando così i tempi e riducendo i costi. La loro praticità nella manutenzione consente di intervenire, di volta in volta, anche su singoli pannelli e non sull’intero pavimento. I pannelli possono essere riutilizzati anche in ambienti diversi, diminuendo sprechi e costi.
L’estetica è oggi una delle dimensioni di punta dei pavimenti sopraelevati: di design, accurati, ricercati, sono disponibili in un’ampia gamma di finiture e soluzioni, in grado di valorizzare e conferire personalità a qualsiasi ambiente. Possono inoltre essere studiate soluzioni personalizzate.
C’è un vantaggio che merita di essere trattato a parte: l’economicità. I pavimenti sopraelevati, basati su sistemi “a secco”, velocizzano i tempi di posa in opera, smontaggio e manutenzione, abbattendo i costi, che incideranno solo del 5%, rispetto al 20-30% dei pavimenti tradizionali. Considerati “arredo d’ufficio” sono ammortizzabili in 3-4 anni e beneficiano di sgravi fiscali tra il 20% ed il 30% dell’importo.
I costi dipendono da molteplici fattori, come materiali, finiture e peculiarità della soluzione studiata, e possono variare molto da fornitore e fornitore. Tra i più economici ci sono quelli in laminato oppure in grès, che hanno un costo rispettivamente di circa 20-30 euro e di 35-50 euro per metro quadrato; quelli in vetro possono invece arrivare a 300-400 euro per metro quadrato.
No Comments to "Pavimenti sopraelevati vantaggi e costi"